Cos'è candide voltaire?

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Candido di Voltaire

Candido, ovvero l'ottimismo è una satira filosofica scritta da Voltaire e pubblicata nel 1759. È considerato uno dei suoi lavori più importanti ed è una critica feroce dell'ottimismo filosofico, in particolare della filosofia di Gottfried Wilhelm Leibniz.

La storia segue Candido, un giovane ingenuo e ben intenzionato che viene istruito dal suo tutore, Pangloss, secondo cui "tutto va per il meglio nel migliore dei mondi possibili". Attraverso una serie di sfortunate e spesso brutali esperienze, Candido vede in prima persona la sofferenza umana, la corruzione e l'ingiustizia del mondo.

Il romanzo è strutturato come un romanzo di formazione (Bildungsroman), in cui Candido viaggia per il mondo, incontrando una varietà di personaggi e assistendo a eventi orribili, che mettono costantemente alla prova le sue convinzioni ottimistiche. Le sue avventure lo portano attraverso l'Europa, il Sud America e persino la leggendaria Eldorado, una terra di ricchezza e perfezione che però si rivela insostenibile.

Attraverso il personaggio di Candido e le sue disavventure, Voltaire espone l'assurdità di un'ottimismo cieco di fronte alla realtà del male e della sofferenza nel mondo. La critica di Voltaire non è solo diretta contro Leibniz, ma anche contro le istituzioni sociali e politiche dell'epoca, come la Chiesa, l'aristocrazia e la guerra.

Il finale del romanzo, con la famosa frase "bisogna coltivare il proprio giardino", suggerisce una soluzione pragmatica e modesta alla sofferenza umana. Invece di cercare spiegazioni filosofiche complesse o di aspettarsi che tutto vada per il meglio, Candido e i suoi compagni trovano significato nel lavoro e nella cura della propria comunità. Questo suggerisce un ritorno a una vita più semplice e una focalizzazione sulla responsabilità individuale.

Candido rimane un'opera potente e rilevante, che invita alla riflessione sulla natura umana, sulla giustizia sociale e sulla ricerca della felicità in un mondo imperfetto.